Quali sono i dispositivi di valorizzazione dell'arte nel neoliberismo? Quali i limiti delle istituzioni artistiche nella crisi aggravata dall'epidemia di Covid-19? Che risposte e alternative sono messe in campo da artisti, curatori e attivisti? Queste le domande poste nel volume, che parte dal "lungo Sessantotto" italiano per approdare al presente e alla scena artistica globale e affronta i temi della curatela e della creazione di alter-istituzioni dell'arte per far fronte alla crisi di musei e biennali - crisi aggravata dall'avanzare dei nuovi populismi e della pandemia -, riflettendo infine sul rapporto tra arte e dimensione urbana in un momento in cui le classiche critiche alla gentrificazione sembrano non bastare più.
Anonimo -