Nella primavera del 1952 Péret, un anarchico passato per il trotskismo e per il surrealismo, oppone a un'idea di rivoluzione che si riduce alla metafisica individualista del gesto isolato, l'immagine di una sollevazione corale, dal basso di una spontaneità che si supera e si educa nella condivisione e nella verifica dei mezzi e dei fini.
Anonimo -