Statistico, demografo e sociologo di fama internazionale; primo presidente dell'Istat nel 1926; consigliere di Mussolini nella campagna natalista avviata nel 1927; dottore honoris causa in Scienze ad Harvard nel 1936. Basterebbero questi pochi riferimenti per giustificare la rilevanza di una biografia di Corrado Gini (1884-1965). Ma per la sua statura scientifica, la sua proiezione internazionale e il suo notevole peso politico e accademico, la figura di Gini oltrepassa i confini del profilo individuale, offrendosi come ottimo "case study" per l'analisi di un intreccio paradigmatico di nodi storiografici ancora aperti: il rapporto fra scienza e politica durante il fascismo; la demografia e le politiche della popolazione nel periodo fascista; la storia della statistica e della sociologia in Italia.
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