Il secolo cinese non sarà dominato solo dalla Cina. L'impetuoso sviluppo economico conosciuto negli ultimi anni da quello che fu l'"Impero celeste" ha infatti coinvolto molti paesi asiatici, primo fra tutti l'India. L'ex colonia britannica sta rapidamente diventando una nuova grande potenza economica: la diffusa conoscenza della lingua inglese e un buon tasso di istruzione tecnico-scientifica ha fatto sì che molte aziende americane e inglesi abbiano deciso di delocalizzare nel territorio indiano alcuni servizi fondamentali (dalla compilazione delle dichiarazioni fiscali alla lettura delle lastre mediche, per fare solo alcuni esempi), e che siano nate non poche delle più importanti aziende informatiche del pianeta, tanto che persino Microsoft ha recentemente deciso di spostarvi la propria produzione. Ma non è solo l'India ad aver visto negli ultimi anni una crescita straordinaria: la Corea del Sud è diventata uno dei grandi centri mondiali della produzione automobilistica e tecnologica, mentre il Giappone sta vivendo una nuova fase di forte sviluppo, che lo ha rilanciato sulla scena politica internazionale. Tutti insieme questi paesi comprendono circa tre miliardi di abitanti: tre miliardi di nuovi capitalisti che si affacciano sul mercato e nella storia, sconvolgendo le nostre economie e le nostre vite. Negli Stati Uniti è ormai diventato uso comune definire quest'area del mondo con un nuovo nome, un termine coniato apposta per l'impero politico ed economico che dominerà il pianeta nel prossimo futuro: Cindia.
Federico Rampininasce a Genova il 25 marzo del 1956, ma si trasferisce sin da subito con la famiglia a Bruxelles, dove suo padre lavorava per la neonata Comunità europea.
Ha quindi la fortuna di frequentare la scuola europea di Bruxelles-Uccle, ma rientra in Italia nel 1974 per seguire l'Università Bocconi di Milano, dove studia Economia politica per quattro anni, senza conferire il titolo. Decide di trasferirsi all'Università La Sapienza di Roma, dove supera alcuni esami con
Anonimo -