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Ivan Grossi
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Giovanna Mantegazza
pubblicato da
La Coccinella
Forse non avremmo mai scoperto l'esistenza dei dinosauri se non fossero stati ritrovati tantissimi resti di ossa enormi, denti giganteschi e impronte fossili di cui nessuno sapeva spiegare la provenienza. I primi ritrovamenti furono del tutto casuali: circa 200 anni fa, in Inghilterra, una bambina di 11 anni trovò lo scheletro di un intero ittiosauro conservato perfettamente e poco tempo dopo un medico trovò denti e impronte di un gigantesco animale che chiamò iguanodonte. Le ossa, i denti, le uova e perfino le impronte possono conservarsi per un tempo incredibilmente lungo se vengono ricoperte da sabbia, fango, argilla o ghiaccio, che li proteggono ed evitano che vengano distrutti. Col passare del tempo, le sostanze minerali contenute nel terreno penetrano in questi resti e li fanno diventare duri come la pietra, trasformandoli in fossili. Dopo molte ricerche, i paleontologi, cioè gli scienziati che studiano i fossili, hanno ricostruito gli scheletri e la struttura di moltissimi dinosauri, e hanno potuto stabilire in quale epoca sono vissute le diverse specie. Età di lettura: da 4 anni
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Anonimo -