Tra il 1935 e il 1940, lanno della sua morte, Benjamin lavorò a più riprese al suo saggio più importante: Lopera darte nellepoca della sua riproducibilità tecnica. Al centro della sua riflessione vi è il destino dellarte nel contesto delle trasformazioni radicali indotte dallinvenzione e dalla diffusione di nuovi dispositivi tecnologici quali la fotografia e il cinema. La riproducibilità tecnica capace di annullare la distinzione tra originale e copia è il tratto che accomuna queste nuove forme e che determina lo sconvolgimento del tradizionale rapporto tra il pubblico e il mondo dellarte. Ma questa profetica analisi di Benjamin si spinge ben oltre lambito estetico. Negli stessi anni in cui nazismo e fascismo minacciavano di prevalere e di cancellare la tradizione europea, Benjamin vede profilarsi una nuova epoca del rapporto tra arte, tecnica e politica. Ed è per questa analisi così vicina al nostro presente che si rinnova ancora oggi l'attualità di questo saggio, che costituisce un momento decisivo di quella riflessione sul Moderno del filosofo. Lopera darte nellepoca della sua riproducibilità tecnica fu caratterizzato da unavventurosa vicenda editoriale e da una pluralità di stesure ben raccontate nellIntroduzione di Fabrizio Desideri tali da rendere questopera un lavoro ancora alla ricerca di uno sviluppo teorico e di unesposizione adeguati alla complessità e profondità della sua intuizione originaria. Allo spirito e alla lettera di tale complessità questa edizione rimane fedele, offrendo al lettore italiano le cinque stesure del saggio scritte tra lautunno del 1935 e lestate del 1936.
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