Il rapporto tra l'epoca della globalizzazione e l'umanesimo europeo. Dall'umanesimo greco alle sfide più radicali della filosofia contemporanea. Da una parte Delfi, le Guerre persiane, Alessandro Magno, la filosofia greca, il pensiero moderno e contemporaneo; dall'altra un mondo globale in cui a dominare sono il mercato e lo sviluppo tecnologico, in cui il progresso viaggia veloce come la luce. Al centro di questo libro vi è, dunque, una sfida alle esigenze culturali dell'attualità, ossia una inclinazione, per usare il linguaggio del giovane Nietzsche, verso ciò che è "inattuale": la parola umanesimo possiede, al giorno d'oggi, ancora un senso? Un significato profondo, autentico, reale? Al di là, dunque, della frettolosa consultazione di internet o delle reminiscenze scolastiche di cui tutti siamo in possesso. La risposta che tentiamo è affermativa. Ma ad una condizione: perché continui ad essere progetto per una società e un mondo futuri, bisogna che gli uomini tornino ad essere soggetti culturali attivi. Solo così la cultura umanistica potrà tornare a rivendicare un ruolo da protagonista.
Anonimo -