Nel giorno della Riorganizzazione, i bambini sono stati strappati alle madri, le famiglie smembrate e la memoria si è perduta. Il nuovo sistema politico si fonda sulla teoria medievale degli umori. Collerici, malinconici, flemmatici e sanguigni sono stati deportati nei quattro quartieri dai confini invalicabili in cui il Regno è stato diviso. Per limitare i conflitti, il simile dovrà convivere con il simile. Da adulto, uno di questi bambini perduti ricostruisce l'avventuroso percorso che lo conduce ad accettare il proprio passato negato. "Il regno diviso" è una potente distopia, densa di eventi, luoghi e personaggi miracolosamente credibili. Nelle continue invenzioni di Rupert Thomson si riverberano, con una luce nuova, molte delle tragedie del Novecento, un secolo in bilico tra la tentazione di dimenticare e la necessità di non dimenticarsi.
Anonimo -