L'opera di Edgar Allan Poe (1809-1849), per quanto continuamente frequentata da tantissimi lettori di tutto il mondo, rappresenta ancora oggi una miniera inesauribile di sorprese e rivelazioni. In questo nostro volume abbiamo raccolto tre racconti tutti incentrati su un tema tanto misterioso quanto affascinante, quello del mesmerismo. La fortuna delle teorie del medico tedesco Franz Anton Mesmer (1734-1815) era stata grande tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, e all'epoca di Poe era ancora vivissima, anche grazie ai suoi allievi, che approfondivano via via gli studi e le pratiche del magnetismo animale e, soprattutto, del cosiddetto "sonnambulismo artificiale", che prevedeva l'induzione da parte del medico di stati di coscienza alterati (e che era in qualche maniera una sorta di "ipnosi" ante litteram). Tali teorie non potevano non affascinare Edgar Allan Poe, e i racconti qui riuniti - La verità sul caso di M. Valdemar (1845), Una storia delle Ragged Mountains (1844) e Rivelazione mesmerica (1844) - ne sono una bellissima testimonianza, in particolare nel tentativo di indagare i confini tra la vita e la morte, attraverso le appassionanti storie dei personaggi narrati. Completa il volume un commento dello stesso Poe intorno al dibattito suscitato da due dei racconti qui riuniti, apparso nel marzo 1848 nei suoi Marginalia.
Edgar Allan Poe è nato a Boston (USA) nel 1809 da una famiglia di attori girovaghi. Non ebbe modo di conoscerli approfonditamente poiché la madre morì quando ancora era un infante e il padre, alcolizzato, abbandonò la famiglia subito dopo la morte della moglie. Il piccolo Edgar fu quindi allevato da un ricco mercante di Richmond di nome John Allan.
Anche Edgar Allan Poe era solito deliziarsi dell'uso di alcool e gioco d'azzardo, motivo per cui John Allan lo estromise dal testamento.
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