7 libri consigliati: letture che potrebbero piacerti

Due donne, attorno a loro solo incertezza, dolore, paura. Finché, insieme, cominciano a occuparsi di un orticello disastrato. Piantano nuovi semi, rinvasano, si danno da fare. Così, stagione dopo stagione, la menta diventa verdissima e forte, il limone e il fico danno i frutti, spuntano i girasoli. L'oleandro e il glicine s'infittiscono, arrivano le lucertole, le farfalle. Questo libro è molto più di una storia: è un inno alla vita, una dolce rivoluzione del pensiero, un mantra per sopravvivere alla siccità e fiorire nel deserto.

Ilaria Bernardini, Faremo foresta, 186 pagine.

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Un affascinante ed eccentrico thriller che ruota intorno a un incrociarsi di treni – e dove tutto si decide in una manciata di secondi. In riva al mare si compie quello che sembra a tutti un suicidio d'amore. Ma almeno agli occhi di Torigai Jutaro, vecchio investigatore dall'umore sgualcito, qualcosa non torna...
Matsumoto ha firmato un'indagine impossibile, ma anche un libro allusivo, che sa con sottigliezza far parlare il Giappone.

Seicho Matsumoto, Tokyo Express, 175 pagine.

Una coppia di ragazze, forse amanti, una fotografa e poi il di lei marito. I quattro si frequentano, parlano di tutto, sono belli, intelligenti, votati al successo e anticonformisti. Pensano che le piccole meschinità dei rapporti umani non li riguardino. Invece scoprono di essere soggetti alle stesse irrazionali leggi emotive di chiunque altro. E impareranno a farsi molto male...
Questa autrice, poco più che ventenne, dimostra la raffinatezza stilistica e la profondità psicologica dei grandi scrittori.

Sally Rooney, Parlarne tra amici, 293 pagine.

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Nebbioso, beccheggiante, indolente. Sempre perso nelle sue vaghezze. È il commissario Adamsberg, capo dell'anticrimine al 13° arrondissement parigino. Lo ritroviamo alle prese con una sequenza di delitti che a tutti, tranne lui, sembrano dovuti a una fatalità, e invece…
Finalmente la Vargas, gran dama francese della letteratura gialla e thriller, torna agli alti livelli che le conoscevamo. 

Fred Vargas, Il morso della reclusa, 432 pagine. 

La bravissima Annie Ernaux era tornata alla ribalta qualche anno fa con un memoir autobiografico, Gli Anni (mai letto? Che peccato, urge rimediare). La qualità altissima della scrittura e la profonda riflessione sull'esistenza tornano in questo Una donna, altro memoir, questa volta dedicato alla figura della madre. Le vicende personali emergono dai ricordi e dall'elaborazione del lutto e si fanno ritratto esemplare di una donna del Novecento. Tutte le mamme del mondo vorrebbero una figlia capace di scrivere un epitaffio così emozionante.

Annie Ernaux, Una donna, 112 pagine.

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Faggiani ambienta in mezzo ai boschi e ai prati d'alta quota, nelle Alpi piemontesi un romanzo sul cambiamento, la paternità, la giovinezza, in cui padre e figlio, dopo il dolore, ritroveranno la loro dimensione più vera proprio a contatto con la natura, riappropriandosi di valori irrinunciabili come la semplicità e la bellezza. Un libro che trabocca di umanità.

1943, un paesucolo vicino alla Tana del Lupo, quartier generale di Hitler nella foresta, lontano dalla Berlino bombardata. Rosa Sauer e altre nove donne sono Le assaggiatrici: dopo i pasti devono restare sotto osservazione affinché le guardie si accertino che il cibo da servire al Fuhrer non sia avvelenato. Le ragazze intrecciano alleanze, amicizie e rivalità. Finché arriva il terribile tenente Ziegler, e fra lui e Rosa si crea un legame inaudito... La bravissima Postorino ha scritto vicenda eccezionale di una donna in trappola, fragile di fronte alla violenza della Storia, forte dei desideri della giovinezza.

Rosella Postorino, Le assaggiatrici, 285 pagine.